A Faenza Philippaerts campione del mondo MX1
di Gabriel PiriniCome ampiamente pronosticato alla vigilia, è stato l’italo-belga David Philippaerts (Yamaha, Team Monster Motocross) che nel SIDI GP di Faenza – Città delle Ceramiche svoltosi il 14 settembre ha conquistato l’alloro iridato della classe MX1. A Philippaerts sono bastati un terzo posto in Gara 1 ed un nono in Gara 2 per tenere a distanza i belgi Steve Ramon e Ken de Dycker, entrambi piloti ufficiali della Suzuki, ai quali l’aritmetica concedeva ancora labili possibilità di vittoria.
Philippaerts, che ha sempre abitato in Italia, ha passaporto italiano ed ha sempre difeso i colori della Fmi, ha consegnato al nostro paese il decimo titolo mondiale di motocross individuale, riporta la nostra nazione ai vertici della classe regina del fuoristrada e tutto questo a ben 18 anni (ormai preistoria) dal successo dell’allora “biondino di Ceva” Alex Puzar nella 250. Da notare che il patron Team Yamaha Monster Motocross è nientemeno che Michele Rinaldi ovvero l’uomo che nel 1984, dopo tanto penare, vinse il titolo della 125 iridata iniziando quella striscia positiva che continua ancor oggi con altri piloti. Philippaerts si è ampiamente meritato il successo nella MX1, dominando praticamente tutto il campionato che si è articolato su 15 prove in 5 mesi.
SIDI GP. La gara della MX1 è stata vinta dal tedesco Maximilian Nagl (KTM Red Bull), che si è imposto in entrambe le manche, davanti al belga De Dycker ed allo spagnolo Jonathan Barragan (per la cronaca chiamato Barry-Gun in onore a Barry Sheene), con
MX1
Gara1.David Philippaerts si sistema al cancello di partenza tra lo svizzero Julien Bill (Honda – Martin) ed il francese Gregory Aranda (Kawasaki - CLS) ma la sua partenza non è delle migliori. A firmare la hole – shot è invece Maximilian Nagl (KTM – Red Bull) mentre David alla fine del primo giro ha già recuperato tre posizioni e passa dall’11.a alla 8.a. Davanti a lui ora c’è lo spagnolo Jonathan Barragan (KTM - AXO Silver Action), che riesce a superare al secondo giro. Parte così la rimonta: Coppins, Bill, Mackenzie. Dall’11esimo giro è terzo e così resterà fino alla fine della frazione, nonostante gli attacchi di De Dycker (Suzuki – Teka), quarto. Finisce invece solo 25esimo il francese Sebastien Pourcel (Kawasaki - GPKR), autore della pole del sabato, secondo fino a metà gara e poi costretto a fermarsi al decimo giro per una collisione contro la rete di recinzione del tracciato. Questa prima manche si chiude con la vittoria del tedesco Nagl, seguito a quasi 32 secondi dal belga De Dycker; terzo il nostro portacolori David Philippaerts, autore di una splendida rimonta. Solamente due punti in più e per David non si sarebbe resa necessaria neppure la seconda manche per decretare il nome del Campione del Mondo.
Gara 2
Uno strepitoso Maximilian Nagl (KTM – Red Bull) si aggiudica anche la seconda frazione della classe regina. Il tedesco è velocissimo al via con il belga Steve Ramon (Suzuki – Teka) alle calcagna fin quasi dall’inizio. Il nostro David Philippaerts (Yamaha – Monster) inizia bene e va subito ad occupare il terzo posto, poi perde qualche posizione e si assesta prima in sesta per poi retrocedere fino alla nona posizione, con alle spalle il bolognese Alex Salvini (Suzuki MRT) che gli fa idealmente da scudo. Senza rischiare troppo – il titolo mondiale è più che a portata di mano –il pilota di Rinaldi chiude la frazione in nona posizione, più che sufficiente per tenere sotto controllo le ambizioni di De Dycker e Ramon. La manche si conclude con la vittoria di Nagl, secondo Ramon, terzo Josh Coppins (Yamaha Monster), David Philippaerts nono e gli altri due italiani Alex Salvini, tredicesimo, e Matteo Dottori (KTM – Orange Team) ventesimo.
MX2
Gara 1
Basta Gara
Gara 2
Con il titolo mondiale già assegnato a Tyla Rattray, Gara 2 della MX2 si trasforma in una passerella per i migliori interpreti di questa classe. I più lesti a lasciare il cancello di partenza sono Sword, Searle, Osborne e Van Horebeek ma già nel primo giro Roelants attacca con decisione e passa in testa. Il diciannovenne belga della KTM – Champ conduce la gara per 10 giri inseguito inizialmente da Sword poi da Searle che precede Osborne e Rattray. All’11° giro Searle perfeziona il suo attacco e passa a condurre, confermando di essere in ottima giornata e di saper interpretare al meglio i saliscendi ed i canali del Monte Coralli. Da quel momento le prime sei posizioni rimangono invariate con Searle che precede Roelants, il giovane statunitense Zach Osborne (Yamaha – UTAG), Rattray, Sword ed il portoghese Rui Goncalves (KTM – Red Bull). Primo degli italiani Manuel Monni, decimo. Nella MX2 il successo di giornata è andato all’inglese Tommy Searle (KTM – Red Bull KTM Factory) che si è imposto in entrambe le manche; secondo assoluto Rattray, terzo Roelants; migliore degli italiani Alessandro Lupino (Yamaha – Red Bull De Carli), decimo. La classifica finale del mondiale vede Tyla Rattray primo con 636 punti seguito da Searle (613) e dal francese Nicolas Aubin (Yamaha – Ricci), con 406 punti. Migliore degli italiani Tony Cairoli, sesto con
Nella Foto1: il podio della MX1; nella Foto2: il podio della MX2; nella Foto3 il tedesco Nagl vincitore della gara MX1; nella Foto4: la tradizionale conferenza stampa della gara; nella Foto5: una reverse image di Seb Pourcel