
Ed il muro dei 2’ è caduto anche a Sepang, ad opera – neanche a dirlo – di uno Stoner indemoniato, capace di girare ad un ritmo irraggiungibile per tutti gli altri. Le Honda avranno anche qualcosa in più delle altre – non si domina così la classifica diversamente – in zona trasmissione, come ha ammesso il direttore generale Shuhei Nakamoto, ma serve un pilota in forma strepitosa per offrire prestazioni del genere. Non ha potuto nulla Pedrosa, che, al di là delle diplomatiche dichiarazioni che verranno rilasciate a breve, non è sicuramente contento dell’aver preso paga tre volte su tre dal compagno di squadra più scomodo che abbia mai avuto, sia sul piano del manico sia su quello politico – Puig è atteso alla prova del fuoco, Suppo è l’astro nascente in casa Honda.
Se la ridono anche Simoncelli e Dovizioso, mai così avanti in un test precampionato, ma il distacco è lì, facilmente constatabile da tutti.
La realtà è che, se dobbiamo considerare realmente significativi questi test a Sepang – e lo sono, anche se, meglio ricordarlo, non si corre tutto il mondiale in Malesia – le Honda hanno davvero paura, ma quei due là davanti ne fanno ancora di più. Stoner è velocissimo sul giro secco, ma Pedrosa non va mai sottovalutato.
Le Yamaha avranno anche dalla loro la regolarità sul passo, ma è difficile che i tre alfieri della casa di Iwata siano contenti di aver incassato distacchi dal secondo in su. E’ vero, hanno lavorato tutti sulla simulazione di gara, ma l’impressione è che tutti quanti abbiano fatto i soliti piccoli passettini, Honda un vero e proprio balzo in avanti. E non tirate strane conclusioni dal notevole piazzamento di Bautista: la Suzuki, per qualche motivo che ci sfugge (e probabilmente sfugge anche ai tecnici di Hamamatsu…) è storicamente velocissima a Sepang. Tanto da piazzare un Bautista reduce dal febbrone di ieri e caduto oggi a ridosso del campione del mondo in carica, e davanti a gente che normalmente non lo vede nemmeno con il binocolo.
A tal proposito, in Ducati staranno sudando freddo. Complice la febbre di ieri di Rossi, il team bolognese è ancora molto indietro, prova ne sia il fatto che Barbera ha girato più forte tanto di Rossi che di Hayden, e, forse, anche il fatto che Filippo Preziosi sia a Jerez (
dove provano le Moto2 del team Gresini e Aspar), impegnato con il collaudatore Franco Battaini in test i cui contenuti e obiettivi sono facilmente immaginabili. A meno che a Bologna non stiano progettando il più grande scherzo di tutti i tempi, meglio mettere in preventivo almeno qualche GP di sofferenza per i ducatisti. Il tutto sperando che la gara, ma soprattutto i test, in Qatar, si svolgano regolarmente. Finora non se n’è parlato (
ma noi l’avevamo detto, e da un bel po’…) ma l’emirato che ospita il tracciato di Losail è a pochi chilometri dal Bahrein, dove l’instabilità (eufemismo…) della situazione politico/sociale ha determinato la cancellazione del Gran Premio di F1.
I tempi:
1 Casey Stoner Honda 1’59”665
2 Dani Pedrosa Honda +0”138
3 Marco Simoncelli Honda +0”498
4 Andrea Dovizioso Honda +0”876
5 Ben Spies Yamaha +1”013
6 Colin Edwards Yamaha +1”301
7 Jorge Lorenzo Yamaha +1”338
8 Alvaro Bautista Suzuki +1”529
9 Hiroshi Aoyama Honda +1”663
10 Hector Barbera Ducati +1”681
11 Valentino Rossi Ducati +1”804
12 Nicky Hayden Ducati +1”804
13 Loris Capirossi Ducati +1”828
14 Cal Crutchlow Yamaha +2”369
15 Randy De Puniet Ducati +2”490
16 Toni Elias Honda +2”745
17 T1 Yamaha +2”792
18 Karel Abraham Ducati +2”841
19 T2 Yamaha +3”351