Che succede in America? Nuova Buell Firebolt 2002
Nell'immaginario collettivo pensavamo tutti agli States come una terra di lunghe strada dritte con limidi di velocità ridicoli, orde di tamarri con barbe lunghe e chopperoni più o meno estremi, highways adatte a passeggiate per sessantenni su BMW...
Beh, sembra che la situazione stia cambiando: prima la nuova Harley Davidson VROD, poi questa nuova Buell Firebolt. Del resto - se qualcuno volesse soffermarsi a guardare i numeri - gli Stati Uniti rappresentano il più grosso mercato mondiale per le sportive, ed un po' ovunque si disputano gare per derivate di serie a livello locale.
Il campionato AMA poi è particolarmente competitivo ed a Laguna Seca quest'anno, in occasione della gara di Mondiale Superbike, c'erano oltre 120.000 spettatori.
Le sportive dunque piacciono, è un fatto.
Nonostante tutto stupisce l'inversione di rotta effettuata dalla HD, che sicuramente metterà qualche preoccupazione in più ai responsabili delle marche italiane e giapponesi...
Anche questa Buell XB9R Firebolt va nella direzione di creare una moto che sia non tanto competitiva in assoluto con le sportive giapponesi ed italiana (del resto con quel motore non potrebbe neppure mai sognarlo, anche se il nuovo V a 60 gradi raffreddato ad acqua potrebbe cambiare anche questo) ma che possa lottare ad armi pari - o addirittura vincere - sulla strada ed in circuiti nedio-lenti.
Qualche caratteristica tecnica:
- motore da 984cc (sempre a due valvole, è l'ultima evoluzione del vecchio pompone) dotato però di raffreddamento a liquido e RAm air induction
- peso a secco di meno di 190 kg
- 92 cavalli all'albero
- alimentazione ad iniezione elettronica
A parte l'impressione di estrema leggerezza, le quote del telaio fanno prevedere un'incredibile agilità , e l'insieme ruota anteriore/freno è dato dalla casa come ben 3kg più leggero di quello della Yamaha R1! Tutto questo - e le dichiarazioni di piloti AMA che l'hanno testata in pista - fa prevedere inserimenti fulminei ed uscite di curva altrettanto esplosive vista anche la poderosa coppia del bicilindrico americano.
Riuscirà ad incontrare i gusti europei? Potrebbe. La linea è bella ed innovativa, anche se il cupolino ha un vago sentore di Yamaha Fazer 600, il costo si annuncia - almeno negli USA - contenuto, e se in Italia costasse intorno ai 20 milioni varrebbe la pena fare un salto dal concessionario a darle un'occhiata più da vicino...
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